mercoledì 5 giugno 2019
PSICOLOGIA teoria freudiana
Con l'avvento dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione la percezione della figura dell'individuo cambia notevolmente: se precedentemente era infatti visto come un elemento correlato unicamente alla famiglia, ora è percepito come un'entità a sé in grado di realizzare progetti di vita autonomi. Tali cambiamenti erano racchiusi all'interno della teoria sull'inconscio individuale di Freud: questa predicava l'elaborazione personale dei vissuti e le dinamiche inconsce che influenzano i comportamenti individuali.
Con il termine psicoanalisi Freud indica:
- un procedimento di analisi dei processi mentali;
- una terapia per la cura delle nevrosi;
- una disciplina scientifica;
Lo sviluppo umano è determinato da pulsioni e elementi inconsci che influenzano i comportamenti. Egli individua inoltre la presenza di alcune fasi di sviluppo comuni e affrontate però in modo personale da ogni soggetto; il concetto base rimane quello di inconscio, una forza impersonale che crea la motivazione e dunque i comportamenti. Le radici dell'inconscio vanno ricercate nell'infanzia.
Un altro aspetto sul quale Freud si concentra in modo particolare è l'interpretazione dei sogni: all'interno dell'opera freudiana che tratta tale tematica risulta centrale il concetto di sessualità.
Freud sottolinea come le modalità di funzionamento psichico siano comuni sia ad un individuo sano che ad uno nevrotico. egli inizia a vedere nel sogno proprietà nuove, questo ha infatti il ruolo fondamentale di esplorazione dell'inconscio; tramite l'analisi di quest'ultimo è possibile cogliere i significati più profondi della nostra psiche.
Il lavoro onirico si caratterizza per la trasformazione del contenuto latente in contenuto manifesto: vengano dunque creati dei collegamenti tra elementi che in stato di veglia risultano slegati tra loro.
Solitamente all'interno dei sogni gli elementi simili vengono raggruppati sotto un unico simbolo.
L'analisi del sogno permette dunque l'emergere dei contenuti latenti e delle libere associazioni di pensieri, emozioni e idee. Queste associazioni non sono inconsapevoli bensì sono motivazioni inconsce.
PSICOLOGIA droghe e alcool
Uno dei problemi più frequenti tra i giovani adulti è l'abuso di droghe e alcool, il quale spesso rispecchia un bisogno di trasgressione o di astrazione dal mondo circostante.
Molto spesso però l'abuso di tali sostanze porta a gravi problematiche individuali e sociali: è infatti una delle maggiori cause di morte tra i giovani e non.
La dipendenza da sostanze stupefacenti corrisponde al continuo desiderio di assunzione di sostanze dall'effetto analgesico ed euforizzante. La dipendenza consiste in una sorta di escalation e la sospensione dell'assunzione della sostanza comporta situazioni di astinenza legate a sintomi fisici (sudorazione, tchicardia ecc..).
La dipendenza può essere di 2 tipi:
FISICA: l'individuo assume droghe per il proprio benessere fisico e incombe in crisi d'astinenza.
PSICHICA: l'individuo sente la necessità di assumere la sostanza.
Tra le sostanze più diffuse troviamo hashish e cannabis, oppiacei come la morfina o l'eroina, utilizzate anche a scopo terapeutico, anfetamine e allucinogeni tra cui la più nota è l'ecstasy.
Anche il consumo di alcool, seppur in maniera meno evasiva rispetto a quello di droghe, è in grado di portare l'individuo a problematiche piuttosto rilevanti: stati depressivi, danneggiamento di organi come il fegato e modificazione del carattere.
Tra le altre dipendenze risulta piuttosto importante anche la ludopatia, ossia la dipendenza dal gioco d'azzardo, sempre maggiormente in crescita tra i giovani e gli adulti. Questa si presenta sotto forma di disturbo ossessivo compulsivo. Negli ultimi anni abbiamo inoltre visto svilupparsi anche un nuovo tipo di dipendenza, quella da internet: quest'ultima è una vera e propria patologia che consiste nell'aumento del desiderio di stare online, percepito come un bisogno fisico.
sabato 1 giugno 2019
SOCIOLOGIA lettura "i gruppi e le istituzioni"
All'interno dell'opera "L'organizzazione sociale", il sociologo statunitense Charles H. Cooley spiega il concetto di gruppo primario contrapponendo a quest'ultimo quello di istituzione intesa come aspetto dello spirito pubblico.
Egli stabilisce che i gruppi primari sono gruppi caratterizzati da associazione e cooperazione intima. Svolgono un ruolo fondamentale nella formazione degli ideali degli individui: l'io di ogni soggetto facente parte del gruppo primario, è costituito per la maggior parte dalla vita comune del gruppo. L'individuo si identifica in tutto e per tutto nel gruppo, sentendosi parte integrante di un insieme e trovando in quest'ultimo tutti i suoi scopi principali.
Il gruppo primario non è però sempre un'unità armonica: gli individui sono spesso competitivi e ambiziosi ma i loro obiettivi sono sempre funzionali alla gloria comune del gruppo.
Per quanto riguarda invece il concetto di istituzione, questa risulta essere un aspetto definito dello spirito pubblico e coincide con l'opinione pubblica. Tra le più grandi ed importanti istituzioni troviamo lo Stato e la Chiesa, prodotti del pensiero e dell'agire umano e composti da simboli, credenze e consuetudini.
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