Malinowski all'interno della sua opera "Teoria scientifica della cultura", definisce la cultura come un "tutto integrale" consistente in diversi fattori: questa è infatti composta da simboli, valori, concetti, relazioni sociali, politiche ed economiche. Inoltre la cultura è secondo Malinowski un apparato strumentale in parte materiale, in parte umano e in parte spirituale e consiste in una serie di risposte a necessità di adattamento ambientale.
Partendo da questo presupposto Malinowski sviluppa un'ulteriore teoria legata questa volta alla magia: quest'ultima viene analizzata dallo studioso come una risposta emotiva ad una situazione non controllabile. La tradizione magica è per Malinowski uno strumento per
sottoporre a controllo umano la realtà esterna nella totalità dei suoi aspetti: egli rifiuta inoltre la teoria di Frazer secondo la quale la magia era una forma primitiva di conoscenza
scientifica, una pseudo-scienza.