La personalità di Erasmo da Rotterdam si sviluppa sul finire del 400 in un’Europa sondata da continue riforme. Egli espone il suo pensiero principalmente tramite un saggio "elogio della follia" nel quale espone il suo ideale morale e culturale professando sobrietà e semplicità spirituale, le quali dovevano essere secondo lui alla base di un rinnovamento della fede religiosa.
Un’altra sua famosissima opera è il saggio pedagogico "Per una libera educazione" che egli scrisse nel 1529. Nel libro tratta il tema dell’educazione dei figli, secondo lui lo studio andrebbe iniziato in giovane età da parte della famiglia: i genitori sono i primi educatori dei figli. Solo successivamente l’aiuto di un precettore sarà utile al ragazzo per rendere l’apprendimento maggiormente incline alle alle sue capacità. Egli consiglia inoltre di evitare insegnanti troppo severi che tramite eccessive regole non sarebbero in grado di far amare il sapere ai propri alunni. Egli fornisce numerosi consigli pratici e pone particolare attenzione per quanto riguarda le caratteristiche individuali di ogni allievo risultando tutt’oggi di grande attualità.
Erasmo è ritenuto uno degli uomini più dotti del suo tempo la cui cultura era sostenuta dallo studio dei classici.
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