lunedì 22 aprile 2019

PSICOLOGIA l'adolescenza e la crisi









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Durante il periodo dell'adolescenza può accadere che l'individuo attraversi momenti di crisi, ossia momenti di temporaneo squilibrio interiore riconducibili sia ad uno stato patologico, sia a condizioni di sofferenza momentanea o direttamente ad un atteggiamento fisiologico tipico di questa età.
La crisi è talvolta derivante da situazioni di bullismo: il termine "bullismo" venne coniato dallo psicologo Dan Olweus per indicare fenomeni di esclusione e aggressioni tra coetanei.
Tale fenomeno risulta essere molto diffuso in Italia soprattutto nell'ambiente scolastico, ma non manca di esistere anche nell'ambiente lavorativo dove è conosciuto con il nome di "mobbing".
Il bullismo o il mobbing consistono in forme di violenza sia fisica che psicologica da parte un soggetto detto "bullo" nei confronti di un altro che diviene la vittima. La vittima è scelta tra persone particolarmente sensibili e già isolate dal gruppo che, perseguitate dal bullo, peggiorano ulteriormente la loro situazione di fragilità cercando di evitare le situazioni sociali dove potrebbe avvenire un incontro con il bullo.
La manifestazioni di bullismo possono essere di 2 tipi:
DIRETTE: aggressioni, minacce, molestie, furti e ridicolizzazioni;
INDIRETTE: pettegolezzi, calunnie, offese verbali e isolamento;
Le prime sono più diffuse tra i maschi mentre le seconde generalmente più tra le ragazze.
Negli ultimi anni una tipologia di bullismo sempre più diffusa è il cyberbullismo consistente in aggressioni psicologiche online realizzate solitamente da parte di ragazzi che compensano le loro frustrazioni nella vita reale tramite l'attuazione di tale fenomeno.
Esistono inoltre 3 tipologie differenti di bulli:
BULLO AGGRESSIVO: capo all'interno del gruppo, suscita sentimenti di timore e ammirazione tra i compagni, è sicuro di sé e indifferente alla sofferenza altrui;
BULLO ANSIOSO: psicologicamente fragile e insicuro, molto simile alla vittima;
BULLO PASSIVO: scarsa stima di sé, assistono alle vessazioni senza prendervi parte in modo diretto;
I fattori che influenzano la nascita di atteggiamenti di bullismo nei ragazzi sono riconducibili a relazioni familiari disfunzionali oltre che a contesti culturali e sociali di violenza.
Un ruolo importante nella prevenzione del bullismo lo ha la scuola; questa deve sanzionare i comportamenti dei bulli ma al tempo stesso comprendere le ragioni per cui questi sono spinti ad atteggiamenti aggressivi oltre a supportare le vittime e farle sentire protette.

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