Il giorno giovedì 4 ottobre abbiamo assistito ad una conferenza inerente al tema dell'"altro" i quali espositori erano i vincitori del premio Langer 2018. La conferenza era organizzata in modo che i 4 rappresentanti dei vincitori (due professori e due studenti all'università di Arava in Israele, vincitrice del premio) presentassero il libro da loro scritto e per il quale avevano ottenuto la vittoria del premio: come tutti sappiamo la terra contesa fra israeliani e palestinesi è stata teatro di tensioni e violenze fra arabi ed ebrei, il libro da loro presentato è il frutto di un ragionamento e accordo condiviso da persone sia arabe che ebree che hanno deciso di discutere delle differenze anche sostanziali che esistono tra israeliani e palestinesi; essi si sono infatti seduti attorno ad un tavolo per trattare in maniera tranquilla tale argomento senza il bisogno di aggredirsi ma semplicemente cercando di capirsi. L'astio e l'odio tra famiglie viene infatti trasmesso di generazione in generazione senza che, come accade spesso, i più giovani ne conoscano le motivazioni: essi sono unicamente tenuti ad odiare e disprezzare l'altro per questioni che nella maggior parte dei casi gli sono sconosciute.
Tra le due popolazioni esistono sostanziali differenze anche a livello pratico: basti pensare che per esempio il passaporto di un uomo israeliano gli consente di spostarsi nel territorio europeo e non senza riscontrare nessun tipo di problematica, la questione è invece molto più complessa per un uomo con passaporto palestinese il quale prima di uscire dalla patria deve affrontare una serie checkpoint dovuti all'occupazione che allungano e complicano di ore se non giorni interi ogni suo spostamento.
Rarissimi sono inoltre i matrimoni "misti": è solitamente la donna che si lascia assorbire dalla cultura del marito arrivando addirittura a chiudere definitivamente i rapporti con i familiari e gli amici.
E' di conseguenza impossibile che i figli derivanti da tali matrimoni crescano in presenza di due culture diverse.
Per quanto riguarda il libro esso è strutturato in modo che su un lato sia raccontata la storia di Israele e dall'altro quella palestinese.