Durante il processo di sviluppo individuale è possibile che si verifichino alterazioni di diverso tipo dovute ad anomalie o patologie: possono dunque presentarsi dei deficit.
I deficit cognitivi sono comunemente conosciuti come "ritardi mentali" e possono derivare sia da fattori biologici che da fattori ambientali. I deficit derivanti dai primi sono individuabili già dai primi mesi di vita del bambino, i secondi invece sono riconoscibili solo dopo del tempo.
Un bambino che cresce in un'atmosfera poco stimolante o che al contrario presenta troppi stimoli sui quali non riesce quindi a concentrarsi, sarà più propenso allo sviluppo di un ritardo mentale. Se le condizioni di vita del piccolo vengono però cambiate in tempo è possibile riportare il suo quoziente intellettivo ad un livello normale.
Le possibili cause alle base delle alterazioni sono le seguenti:
EREDITARIETA': le malattie metaboliche possono originare danni cerebrali piuttosto gravi;
ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE: mutazioni cromosomiche (sindrome di Down) o sostanze tossiche assunte dalla madre in gravidanza;
PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA O NEL PERIODO PERINATALE: malnutrizione del feto, prematurità, carenza di ossigeno ai polmoni;
CONDIZIONI MEDICHE DURANTE L'INFANZIA: infezioni, traumi, avvelenamenti e fattori ambientali;
I ritardi mentali possono essere però prevenuti attraverso controlli ostetrici.
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