Verso la fine dell' XI sec., durante il periodo della rinascita europea, accanto ai monasteri, iniziano a formarsi le scuole: istituzioni che nel corso del XII si sviluppano in università, il loro apice.
Tra le più importanti troviamo quelle di Chartres e di San Vittore, dove si insegnavano le arti del trivium (grammatica, retorica, dialettica) e quelle del quadrivium (aritmetica, geometria e musica).
LA SCUOLA DI CHARTRES
Bernardo di Chartres era un maestro di grammatica nella scuola di Chartres in Francia; secondo lui, l'uomo ha una visione limitata della realtà, ma, quando assimila la tradizione in cui vive è in grado di conoscere più di chi lo ha preceduto. Per compiere ciò, occorre seguire rigorosamente l'insegnamento del maestro, imparando una alla volta tutte le lezioni.
In tale scuola si formano personaggi importanti come Giovanni di Salisbury, Teodorico o Guglielmo di Conches.
LA SCUOLA DI SAN VITTORE
Tra i suoi maestri troviamo Ugo di San Vittore al quale si deve il più famoso testo sull'educazione dell'epoca: il Didascalicon. Secondo Ugo lo scopo dell'educazione è l'acquisizione della sapienza, poiché con essa l'uomo può cogliere il bene per sé e per l'umanità. Non bisogna inoltre sottovalutare nessuna forma di sapere poiché ogni scienza ha valore: dobbiamo infatti imparare da tutto ciò che non sappiamo.
Il Didascalicon fornì le basi per l'insegnamento e per l'organizzazione degli studi ed è per di più testimonianza del rinnovamento culturale dell'epoca che spingeva gli uomini a dedicarsi al sapere.
A partire dagli inizi del XIII sec., basandosi sul rapporto tra maestro e discepoli si generano progressivamente le scholae.
Esse nascono inizialmente in cattedrali e solo nel medioevo si passerà poi alle università.
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