domenica 23 settembre 2018

PSICOLOGIA, lo sviluppo motorio nel primo anno di vita



Risultato immagine per neonato che cammina








Durante il primo anno e mezzo di vita, il bambino conquista le principali abilità motorie raggiungendo sempre maggiore abilità nei movimenti: questo non implica però che un bambino con sviluppate capacità motorie riesca subito a raggiungere la posizione eretta. Il raggiungimento di tale posizione è molto complesso per il neonato che ha infatti una testa che pesa molto di più in proporzione al resto del corpo.  
Il suo percorso si può quindi suddividere in diverse tappe: 
2 tappa: conquista delle posizione seduta, inizialmente con il busto avanti e intorno al nono mese di vita corretta. 
3 tappa: il riuscire a stare in posizione eretta con un appoggio. 
la locomozione: i bambini iniziano ad essere in grado di coordinare i movimenti e gattonano. 
la manipolazione: l'atto di raggiungere e afferrare un oggetto è in realtà molto complesso poiché richiede la maturazione, l'integrazione e il coordinamento di aspetti motori e percettivi. 

La progressione nello sviluppo motorio varia da bambino a bambino, infatti dipende sia da fattori fisici come lo sviluppo di ossa e muscoli, sia da fattori ambientali, quali l'esperienza e la motivazione. 


PSICOLOGIA lo sviluppo percettivo del neonato




Risultato immagine per neonato che assaggia sapore amaro






Grazie ai processi percettivi, il bambino acquisisce le informazioni sul mondo che lo circonda. Egli è in grado di fare ciò fin dalla nascita per via di particolari strutture nervose dette recettori sensoriali: visivi, olfattivi, tattili uditivi e cinestesici. 
L'UDITO nel neonato si perfeziona a tal punto che già nelle prime settimane è in grado di riconoscere la voce materna.
Per quanto riguarda l'OLFATTO E IL GUSTO il bambino impara subito l'odore della mamma e reagisce in modo diverso sentendo odori gradevoli o meno. La stessa cosa vale per il gusto: con un sapore dolce si stimolerà la suzione, con uno amaro il rifiuto.
Il TATTO è estremamente importante poiché attraverso esso si stabilisce il contatto affettivo.
La VISTA è tra i sensi il meno sviluppato in un neonato. Egli è però in grado di distinguere i cambiamenti di luce, le forme e i colori vivaci. I bambini imparano inoltre con grande velocità il viso della madre.

PSICOLOGIA il neonato competente










Risultato immagine per neonato



Alla nascita il bambino è in grado di produrre una serie di risposte motorie strutturate, i riflessi.
RIFLESSO DI MORO: se bambino viene fatto cadere a pancia in su, apre le braccia.
RIFLESSO DI GRASPRING o PRESA: se il palmo della mano viene stimolato le dita si fletteranno.
RIFLESSO DI MARCIAil bambino se messo a contatto con una superficie, simula alcuni passi.
RIFLESSO DI SUZIONE: i neonati tendono a succhiare gli oggetti che gli vengono avvicinati come se fossero il capezzolo della madre. 
RIFLESSO DI BABINSKI: se gli si solletica il piede, il bambino flette l'alluce e allarga le altre dita.
RIFLESSO PALPEBRALE: con una forte luce il neonato chiude gli occhi.
RIFLESSO DI RITIRARE IL PIEDE: se sente il contatto con un oggetto pungente il bambino ritira il piede.
Tali riflessi saranno inizialmente involontari ma diverranno pian piano volontari con il passare del tempo. 

PSICOLOGIA dello sviluppo







Risultato immagine per feto in utero





La psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti dovuti all'evoluzione psicologica individuale; l'individuo è infatti in continua evoluzione durante tutto il corso della vita. Sia il corredo biologico, sia  l'ambiente, sia le esperienze di un individuo interferiscono nella sua crescita individuale.

IL MONDO DEL BAMBINO PRIMA DELLA NASCITA
Durante il periodo dei 9 mesi di gestazione, lo zigote si va infatti a trasformare in un bambino:
- il periodo germinale, nei primi 21 giorni lo zigote inizia il processo di crescita.
- il periodo embrionale, dalla terza all'ottava settimana si iniziano a formare le prime strutture esterne ed interne del corpo.
- il periodo fetale, dalla nona settimana alla nascita si formano definitivamente gli organi e le parti del corpo.

Durante i mesi che precedono la nascita il feto matura le funzioni sensoriali e prepara dei "programmi" con i quali interagirà con l'ambiente esterno.
Il TATTO è il primo senso a svilupparsi (prime 8 settimane) e permette per tutto il corso della vita di avere importanti scambi comunicativi.
L'OLFATTO si sviluppa nei primi due mesi per esempio grazie alle sostanze (cibo) ingerite dalla madre che passano nel liquido amniotico producendo le "memorie olfattive". Queste contribuiranno ai gusti del bambino durante lo svezzamento.
Il GUSTO si sviluppa verso il 3 mese di vita con conseguenti movimenti di deglutizione.
L'UDITO si sviluppa in seguito a stimolazioni uditive interne (battito del cuore della madre) e esterne (la voce della madre).
La VISTA si completa prima della nascita con lo sviluppo di tutti i fotorecettori.

PEDAGOGIA l'universitas






Risultato immagine per università di bologna nel duecento
Risultato immagine per università di bologna nel duecento


A partire dal XIII sec. Sorgono le prime università che segnano profondi cambiamenti nella cultura dell’epoca. Con esse, la cultura si dirama fino alle città, anche grazie all’incremento demografico e per l’abbandono delle campagne a favore dei centri urbani. Le università non si dedicano unicamente alla formazione del clero, bensì anche a quella di laici impegnati in diverse professioni.

Le prime università nascono nel Duecento a Bologna, Parigi, Oxford e Montpellier e hanno delle sostanziali differenze:

BOLOGNA: gli studenti partecipavano in modo più attivo, potevano infatti per esempio eleggere il rettore, ovvero colui che si occupa dell’organizzazione degli studi;

PARIGI: i professori avevano piena autorità sugli alunni e controllavano gli organi direttivi.

Successivamente, in seguito a diverse migrazioni, nascono università sia in territorio insulare (Oxford) ma anche all’interno del continente (Angers, Padova).











sabato 22 settembre 2018

PEDAGOGIA Le scuole di grammatica e d'abaco










Dal XII al XV sec. il sistema scolastico presenta numerose differenze: l'apprendimento poteva avvenire in diversi luoghi, sia a casa propria che presso quella del maestro, sia in ambienti ecclesiastici o adibiti allo scopo
L'istruzione in casa era riservata unicamente alle famiglie aristocratiche; il ruolo di insegnante poteva essere svolto da un familiare o da un precettore (chierico o cappellano di corte). L'allievo in questione era nella maggior parte dei casi un cavaliere, il quale oltre all'educazione militare, otteneva infatti una preparazione anche dal punto di vista culturale. Nelle classi sociali alte, la capacità di leggere diventa infatti importante tanto quanto quella di combattere. 

Per tutti gli altri, la possibilità di imparare a leggere e a scrivere era affidata a piccole scuole di grammatica. Le scuole erano più o meno uniformemente diffuse in tutte le città e i borghi europei. Ad  esse si aggiungevano le scuole all'interno di cattedrali che erano inizialmente aperte solo ai novizi e successivamente anche a esterni. Le scuole erano private e gli insegnanti si sostentavano con i tributi offerti dalle famiglie degli allievi. Essi vivevano all'interno della scuola stessa anche quando poi, nel Trecento, le istituzioni pubbliche iniziarono a investire denaro nell'istruzione. L'insegnante entra così a far parte dell'amministrazione cittadina e percepisce di conseguenza uno stipendio non derivato più unicamente dagli alunni.

 Inoltre per il bisogno di una contabilità più precisa si cercò di aumentare l'insegnamento del calcolo e dell'aritmetica. Nacque così la figura del maestro d'abaco con un importanza pari al suo collega di grammatica.
In tale ambiente a prevalere erano sicuramente gli uomini, ma, nonostante ciò, erano presenti anche numerose donne che avevano intrapreso la strada del chiostro

PEDAGOGIA le scuole

Risultato immagine per ugo di san vittore


















Verso la fine dell' XI sec., durante il periodo della rinascita europea, accanto ai monasteri, iniziano a formarsi le scuole: istituzioni che nel corso del XII si sviluppano in università, il loro apice. 
Tra le più importanti troviamo quelle di  Chartres e di San Vittore, dove si insegnavano le arti del trivium (grammatica, retorica, dialettica) e quelle  del quadrivium (aritmetica, geometria e musica). 
LA SCUOLA DI CHARTRES 
Bernardo di Chartres era un maestro di grammatica nella scuola di Chartres in Francia; secondo lui, l'uomo ha una visione limitata della realtà, ma, quando assimila la tradizione in cui vive è in grado di conoscere più di chi lo ha preceduto. Per compiere ciò, occorre seguire rigorosamente l'insegnamento del maestro, imparando una alla volta tutte le lezioni.
In tale scuola si formano personaggi importanti come Giovanni di Salisbury, Teodorico o Guglielmo di Conches. 
LA SCUOLA DI SAN VITTORE 
Tra i suoi maestri troviamo Ugo di San Vittore al quale si deve il più famoso testo sull'educazione dell'epoca: il Didascalicon. Secondo Ugo lo scopo dell'educazione è l'acquisizione della sapienza, poiché con essa l'uomo può cogliere il bene per sé e per l'umanità. Non bisogna inoltre sottovalutare nessuna forma di sapere poiché ogni scienza ha valore: dobbiamo infatti imparare da tutto ciò che non sappiamo. 
Il Didascalicon fornì le basi per l'insegnamento e per l'organizzazione degli studi ed è per di più testimonianza del rinnovamento culturale dell'epoca che spingeva gli uomini a dedicarsi al sapere. 

A partire dagli inizi del XIII sec., basandosi sul rapporto tra maestro e discepoli si generano progressivamente le scholae
Esse nascono inizialmente in cattedrali e solo nel medioevo si passerà poi alle università. 

martedì 11 settembre 2018

Conseguenze studi antropologici sulle popolazioni








Visualizza immagine di origine







A partire dai primi anni del Novecento, gli antropologi hanno tentato un nuovo approccio di lavoro con le popolazioni da loro studiate: se precedentemente infatti, si limitavano ad avvalersi delle
testimonianze di viaggiatori e missionari, ora utilizzano come metodologia di confronto il contatto diretto. Questo nuovo metodo però, oltre a portare il vantaggio agli antropologi di vedere da vicino la popolazione sulla quale condurranno i loro studi e di sperimentare in prima persona la loro cultura nella quotidianità, causa uno svariato numero di svantaggi ai popoli in questione. Questi ultimi, infatti, sono nella maggior parte dei casi popolazioni che vivono in isolati villaggi di zone solitarie e non sono assolutamente abituati a contatti di qualsiasi tipo con persone esterne alla tribù. Il contatto diretto con questi stranieri porta dunque a molte conseguenze:
1) LA MORTE PER MALATTIA, molti popoli vengono decimati da ragioni come questa, infatti, essendo che il sistema immunitario dei popoli studiati non "conosce" le malattie portate da coloro che sono esterni alla tribù, non ha di conseguenza anticorpi adatti a combattere i vari virus e batteri.
2) SCOMPARSA DEL PATRIMONIO LINGUISTICO, essendo che la gran parte dei soggetti si ammala e muore di diverse malattie, le varie tribù sono destinate a scomparire e, con esse, anche il loro patrimonio linguistico.
3) CAMBIAMENTI DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE E SOCIALE, con la conoscenza di altre realtà più avanzate, alcuni popoli, particolarmente versatili, potrebbero abbandonare la loro cultura e il loro sistema sociale arretrati a favore di qualcosa di più innovativo e moderno. Potrebbero quindi  attuare dei cambiamenti, magari pur sempre rimanendo fedeli alle più importanti delle loro tradizioni al fine di conservare il loro patrimonio culturale.

ANTROPOLOGIA














Visualizza immagine di origine





Il termine antropologia deriva dal greco ànthropos, ovvero "uomo"e lògos, ovvero "discorso", "studio"; l'antropologia è quindi lo studio del genere umano dal punto di vista culturale: essa studia infatti le idee e i comportamenti che sono caratteristici degli esseri umani che vivono in società tra loro lontane e diverse. L'antropologia non ha però come unico scopo quella di studiare le differenze tra le popolazioni, infatti è anche un sapere comparativo, utilizzato quindi per confrontare le somiglianze.
Le prime tracce di antropologia risalgono al V secolo a.C., lo storico greco Erodoto, infatti, durante i suoi viaggi, documentò le differenti tipologie di vita delle popolazioni  del Nord Africa e dell'Asia.
In questi documenti, in realtà, l'antropologia non è mai citata; infatti, l'effettivo periodo di sviluppo di questa scienza, risale al Quattrocento e al Cinquecento, periodi dell'Umanesimo e del Rinascimento.
Gli intellettuali umanisti e rinascimentali, cambiarono infatti il loro modo di vedere l'essere umano: iniziarono così a vedere quest'ultimo come un soggetto in grado di decidere del proprio destino, di esplorare la natura e di studiarne le leggi. L'uomo viene perciò visto come una creatura in grado di migliorarsi. A favorire ulteriormente lo sviluppo dell'antropologia, furono anche le varie scoperte geografiche del periodo (1492, scoperta dell'America): tali scoperte permisero infatti di relazionarsi a popoli dei quali, fino a quel momento, non si conosceva l'esistenza. Tutto questo fece quindi sorgere delle domande nelle menti delle persone, in particolare di teologi, giuristi e filosofi; essi si chiedevano infatti moltissime cose su diversi aspetti della vita degli "altri", per esempio riguardo la loro fede o la loro anima, fino ad arrivare addirittura a chiedersi se fossero o meno degli esseri umani.
L'antropologia prenderà però effettivamente forma soltanto nell'illuminismo, un movimento intellettuale composito basato sull'idea dell'unità del genere umano: tutti gli esseri umani hanno le stesse potenzialità mentali. Per quanto riguarda invece il periodo del colonialismo, gli antropologi vengono distinti dai colonizzatori per la loro volontà di stabilire rapporti di reciproca comprensione con i popoli differenti.
Ad oggi l'antropologo studia ogni tipo di popolazione e si reca personalmente nei luoghi da lui presi in considerazione: tale fatto non è così scontato, infatti, è soltanto dai primi anni del Novecento che gli antropologi stabiliscono un contatto diretto con le popolazioni da essi studiate.

PSICOLOGIA teoria freudiana

Con l'avvento dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione la percezione della figura dell'individuo cambia n...